di Rossella Di Palma (DVM – CVA) Specialista in Sanità Animale, Allevamento e Produzioni Zootecniche, Allevamento e Produzioni Zootecniche, Medico Veterinario Esperto in Nutrizione e Dietetica Clinica (FNOVI), Medico Veterinario Esperto in Agopuntura e Medicina Tradizionale Cinese (FNOVI)

Avendo pubblicato circa un annetto fa un articolo piuttosto esaustivo (scritto a quattro mani con la collega Maria Mayer) sul possibile ruolo dei mangimi grain free nella cardiomiopatia di origine nutrizionale, mi viene spesso chiesto se ci siano novità, aggiornamenti da parte dell’FDA e, perché no, magari qualche certezza.

Il 2020 è stato un anno difficile ed è probabilmente per questo che l’FDA ha momentaneamente messo da parte l’argomento, anche perché… se l’interesse di veterinari, scienziati e proprietari è rimasto vivo, gli sforzi di ricerca compiuti non hanno portato sostanziali novità.

Un’ipotesi che continua a circolare è quella che i legumi, contenendo fibra solubile in abbondanza, rendano le proteine meno disponibili (la fibra solubile può infatti ostacolare la digestione).

Un’altra ipotesi rimanda a sostanziali errori di formulazione del tipo: la presenza di legumi alza la quota proteica del mangime, i fabbisogni proteici appaiono coperti sulla carta, ma la dieta potrebbe essere carente in aminoacidi essenziali. Il problema in questo caso sarebbero la metionina e la cisteina: il cane può trasformare la metionina e la cisteina in taurina, ma se non vi sono metionina e cisteina a sufficienza… non potrà esserci taurina.

Come dicevo in apertura, nel 2020 sono stati pubblicati alcuni studi su cui vale la pena dire due parole.
Partiamo da Retrospective study of dilated cardiomyopathy in dogs (Freid et al., 2020).  Si tratta di uno studio retrospettivo basato su 71 cani divisi in cani alimentati con dieta tradizionale e alimentati con dieta grain free e cani a cui è stata cambiata, o meno, anche la dieta in seguito alla diagnosi.  Stando ai risultati dello studio, i cani la cui dieta è stata modificata da grain free a “tradizionale”, cioè con cereali, hanno avuto miglioramenti rilevabili ecograficamente e tempi di sopravvivenza più lunghi. Lo studio retrospettivo si conclude affermando che i cani affetti da DCM (miocardiopatia dilatativa) hanno avuto dei miglioramenti clinici grazie al passaggio ad una dieta tradizionale.

https://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/jvim.15972

Un’altra ipotesi persa in considerazione dai ricercatori (Donadelli et al., 2020) riguarda gli acidi biliari. I cani e i gatti possono sintetizzare solo il taurocolico. Una quota di taurina può essere persa con gli acid biliari attraverso le feci dal momento che il suo riassorbimento può essere ostacolato da alcuni componenti della dieta, come le fibre, o i grassi. In questo studio 8 cani di razza labrador sono stati alimentati con un mangime grain free per 26 settimane: questa alimentazione non ha inciso sui livelli plasmatici di taurina, il che potrebbe apparire in contrasto con studi antecedenti. Va tutta via sottolineato che la misurazione della taurina sembra essere più attendibile se misurata su sangue intero.

La cosa più interessante di questo studio è il fatto che i mangimi grain free fanno aumentare la quota degli acidi biliari primari rispetto a quella degli acidi biliari secondari. Gli acidi biliari primari sono considerati “irritanti”, nonché possibile causa di diarrea. Gli acidi biliari primari, si ricorda, sono normalmente elevati nei soggetti enteropatici e, a differenza di quanto accade con i secondari, non sono in grado di contrastare la presenza di alcune popolazioni batteriche che sembrano avere un ruolo come patogeni.

https://academic.oup.com/tas/article/4/3/txaa141/5875988

Pezzali et al. (2020) arrivano a conclusioni analoghe https://academic.oup.com/jas/article/98/2/skaa010/5707092

Grazie dell’attenzione, per ora è tutto.

Bibliografia:

Biagi, G. (2021), I principali fabbisogni nutrizionali di cani e gatti e come soddisfarli districandosi fra pet food, diete casalinghe e nuove mode, Meeting Online FNOVI, 24 marzo 2021.

Donadelli et al. (2020), A commercial grain-free diet does not decrease plasma amino acids and taurine status but increases bile acid excretion when fed to Labrador Retrievers, Translational Animal Science, 4:3, https://doi.org/10.1093/tas/txaa141

Freid et al. (2020), Retrospective study of dilated cardiomyopathy in dogs, Journal of Veterinary Internal Medicine, 35:1, https://doi.org/10.1111/jvim.15972

Pezzali et al. (2020), Effects of different carbohydrate sources on taurine status in healthy Beagle dogs, Journal of Animal Science, 98:2, https://doi.org/10.1093/jas/skaa010


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