di Rossella Di Palma (DVM – CVA)  Specialista in Sanità Animale, Allevamento e Produzioni ZootecnicheMedico Veterinario Esperto in Nutrizione e Dietetica Clinica (FNOVI), Medico Veterinario Esperto in Agopuntura e Medicina Tradizionale Cinese (FNOVI). Corso di Perfezionamento in PNEI Veterinaria

Lasciando un attimo da parte i casi cronici, che tuttavia possono aggravarsi per i medesimi motivi dei sani, cosa scatena una diarrea acuta, a casa o in vacanza?

  1. Indiscrezioni alimentari (ovvero mangiare porcherie trovate a spasso, feci di animali domestici e selvatici, cibo allungato da proprietari più rilassati, ingestione di sostanze inappropriate, come l’acqua salata, o putrida).
  2. Germi (virus, batteri, eccetera). In luoghi in cui la presenza di cani è elevata, diventa elevata anche la circolazione di patogeni.
  3. Errori nella dieta casalinga: alcuni proprietari, impigriti, si dimenticano della verdura (o dello psyllio), si crea così una carenza di fibra e abbiamo una diarrea (colite) da carenza di fibra. Altri non cuociono, o non conservano correttamente i cibi.
  4. Cambi di alimentazione: non si trova il mangime, la scatoletta, e si dà altro….
  5. STRESS! Ebbene sì! Molti di noi pensano che sia una gioia venire con noi in vacanza ma… Dipende! Cambiamenti e contesti (caldo, affollamento, trasporti), spazi ridotti, cambi di routine e possono rappresentare una fonte di disagio per il cane.

Cosa NON fare

Per prima cosa: NIENTE PANICO. È altamente improbabile che un episodio di diarrea acuta in un cane adulto-sano-vaccinato abbia esiti nefasti. Quindi: respirate! La diarrea acuta è sicuramente un disagio, ma la corsa al pronto soccorso è veterinario è quasi sempre ridondante. Quindi, respirate, osservate e seguite alcune semplici passaggi

Iniziamo a separare i casi più gravi, almeno sulla carta, da quelli meno gravi.

  1. Cane adulto, sano, inizia ad avere diarrea, vomita, rifiuta il cibo e l’acqua. È prostrato à è il caso meno frequente ma, se la situazione si protrae con vomito e diarrea incoercibili, è opportuno contattare un veterinario. Se la stessa sintomatologia è presente in cuccioli, anziani, o animali con altre patologie concomitanti, la situazione non va sottovalutata,
  2. Cane adulto, sano, sviluppa diarrea acuta, ha urgenza di defecare, lascia chiazze di diarrea liquida, magari con striature di sangue vivo ma… è vitale, mangia, beve e si comporta normalmente (al di là del possibile dolore indotto dalla motilità intestinale:
  3. Respirate
  4. Fate mente locale alle possibili cause di diarrea acuta (post precedente) cercando, eventualmente, di eliminarle
  5. Semplificate la dieta e attivate l’eventuale “kit diarrea” suggerito dal vostro veterinario. La semplificazione della dieta consiste nell’offrire al cane un quantitativo ridotto di carne magra, aggiungendo poi solo verdura, o altre fonti di fibra. I miei clienti ricevono delle linee guida dettagliate.
  6. Somministrate probiotici (fermenti) e eventualmente addensanti appositi per “compattare le feci”, anche in questo caso noi nutrizionisti diamo generalmente delle linee guida.
  7. Date al cane qualche giorno per riassestarsi, se le cose dovessero rimanere invariate contattate il veterinario.

La maggior parte delle diarree acute è da letteratura e studi statistici autolimitante, e se correttamente affrontato questo problema si risolve in pochi giorni.

Ricordatevi: la maggior parte degli episodi di diarrea acuta si risolvono da soli con le giuste contromisure e senza che sia necessario l’utilizzo dell’antibiotico.

Diciamo NO al riso

Se avete letto le parti precedenti, viene suggerito di semplificare la dieta. La semplificazione della dieta consiste nel riportarla a quelle che sono le sue basi. Il cane è un carnivoro che si è adattato (più o meno, a seconda della razza) a digerire anche i carboidrati, ma… non è un onnivoro, come potrebbe essere il maiale, o come siamo noi esseri umani.

QUINDI… semplificare la dieta significa riportala alla base, ovvero all’alimento più semplice da digerire che è… la carne! La carne da somministrare in caso di diarrea è una carne magra (pollo, tacchino, merluzzo, eccetera), perché alcuni grassi animali possono complicare la digestione o, addirittura, essere pro-infiammatori.

Quindi carne magra e… fibra sia perché alcune diarree nascono da una carenza della stessa, sia perché la fibra è ciò che nutre i microrganismi (microbioma) che regolano, come direttori d’orchestra, il funzionamento dell’apparato digerente.

E il riso? Mamme, nonne, zie, cugini e persino colleghi… quando il cane ha la diarrea suggeriscono di somministrare del riso. Perché? Onestamente non ne ho idea, l’utilizzo del riso nella diarrea del cane non ha alcun razionale, probabilmente è un luogo comune?

Il riso in caso di diarrea non è la scelta migliore per due motivi: 1) è un carboidrato e quindi non è l’alimento più digeribile per il cane; 2) è un carboidrato non lavorato, ancora allo stato di chicco, una pasta di riso, fatta con riso ridotto a farina, sarebbe più digeribile.

Diciamo NO all’antibiotico

Al rientro delle ferie, io e altre colleghe/i (siamo quasi tutte donne) riceviamo un buon numero di clienti ansiosi si raccontarci le loro disavventure vacanziere.

– Dottoressa, eravamo in campeggio (al mare/montagna/estero…) Gino ha avuto la diarrea, siamo volati dal veterinario locale e sa… era talmente grave che gli ha dato l’antibiotico!

Intervistando il proprietario scopriamo presto che Gino, si aveva manifestato diarrea, ma non aveva mai smesso di mangiare e di bere, era vitale ed era incappato nelle varie cause “pro diarrea” di cui ho parlato nel primo post di questa serie.  Eppure, il proprietario, forse spaventato trovandosi lontano da casa, senza il veterinario di fiducia, aveva saltato a piè pari tutti i passaggi logici ed era corso dal collega più vicino.

Ho la massima stima e il massimo rispetto per i colleghi che lavorano in pronto soccorso, specie se lo fanno in luoghi di vacanza incappando in un sacco di pazienti “nuovi” di cui non conoscono nulla. È un lavoro difficile il loro, e devono anche riuscire a guadagnarsi la fiducia di un proprietario che non li conosce e che quindi… non si fida… e che vuole una soluzione “rapida” e che sappia di ufficialità….

Così, più per mettere tranquillo il proprietario e per tutelarsi anche dal punto di vista formale, il veterinario di turno spesso (si parla di un 45/75% dei casi), prescrive l’antibiotico e il proprietario se ne va tutto soddisfatto.

Peccato che, le nuove linee guida internazionali, sconsiglino l’utilizzo di antibiotici in caso diarrea acuta e che la letteratura scientifica abbia dimostrato attraverso numerosissimi studi che… queste diarree si sarebbero risolte lo stesso senza terapia e/o con supporti nutrizionali e probiotici.  Beh, sì ma tanto è uguale…. No, no purtroppo, perché l’antibiotico causa una disbiosi (alterazione della popolazione microbica intestinale) e predispone all’antibiotico resistenza, che è un problema anche per gli esseri umani.  Uno stato disbiotico può rientrare in fretta, ma anche permanere per anni aprendo le porte, in soggetti predisposti, ad enteropatie croniche.  Se l’animale è un cucciolo sotto l’anno d’età, lo stato disbiotico può instaurarsi e permanere a vita, generando problematiche di tipo gastrointestinale, ma anche allergie e dermatosi: è stato ampiamente dimostrato in studi che hanno al centro l’età pediatrica

Quindi… in caso di diarrea acuta, controllate i possibili punti di origine, provate a correggerli e contattate il veterinario, o il veterinario nutrizionista, senza cadere nel panico, è normale amministrazione.

Per chi volesse saperne di più lascio il link ad un articolo scientifico, che lascia ulteriori riferimenti.

https://www.mdpi.com/2076-2615/11/6/1484


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