di Rossella Di Palma (DVM-CVA), Specialista in Sanità Animale, Allevamento e Produzioni Zootecniche, Allevamento e Produzioni Zootecniche, Medico Veterinario Esperto in Nutrizione e Dietetica Clinica (FNOVI), Medico Veterinario Esperto in Agopuntura e Medicina Tradizionale Cinese (FNOVI)

L’articolo di ieri (quello sulle ossa) nasce dalla curiosità di una cliente relativa ai mix “BARF” già pronti.

Si tratta di un argomento caldo tra i proprietari, insieme a quello dei mangimi pellettati, o pressati a freddo, di cui parleremo in futuro. Innanzi tutto, cosa sono questi mix? Si tratta di pacchettini di carne, organi, ossa congelati che vengono spacciati per una dieta BARF a tutti gli effetti, ma che con la vera BARF hanno poco a che fare.

Credo, per lo meno in Italia, ci sia tantissima confusione attorno alla BARF. Ai proprietari questa modalità di alimentazione piace perché la ritengono più semplice e più economica rispetto ad una casalinga. Una vera BARF, strutturata come tale, in realtà non è più semplice di una casalinga, né necessariamente più economica, per lo meno se cerchiamo carni di qualità… e non ossa con un po’ di carne attorno. Non è questa la sede per illustrare le difficoltà gestionali della BARF, ne parleremo in altre occasioni, ma ci tengo ad anticipare che sì, con la BARF si evitano le cotture, ma ci sono altre faccende di cui occorre occuparsi. Per quanto riguarda l’economicità… anche qui dipende, è improbabile riusciate ad avere carne di qualità a prezzi bassi, i mix che ho visto contenevano – per lo meno ad occhio – altissime percentuali di ossa (e di grassi). E non solo: non comparivano in etichetta nemmeno i tenori analitici.

Nota sulle ossa: nei mix sono tritate, il che significa che il cane non ne deve masticare, ma anche l’ingestione di ossa tritate può comportare dei rischi, il rischio zero, con le ossa non esiste!

Esistono anche, e qui spezzo una lancia nei confronti di una ditta inglese con cui ho fatto un corso di formazione, delle carni (polpa) congelate ed integrate, con etichette chiarissime, formazione dei veterinari eccetera, eccetera ma… non si tratta di prodotti economici. Qualche mese fa mi sono appunto informata sui costi di questi prodotti messi in vendita in Italia (li avevo visti in Inghilterra) e il loro costo è piuttosto elevato, all’incirca lo stesso di una carne acquistata in macelleria.

Per mia sfortuna, e dico così perché è stata una tragedia, in una occasione ho accettato di formulare basandomi con uno dei tanti sedicenti mix BARF in commercio. Per fare ciò ho dovuto calcolare da me i tenori analitici del prodotto e ricavare il contenuto vitaminico/minerale della razione basandomi su tabelle di riferimento per dati alimenti. Il tutto senza avere la certezza di aver scelto gli alimenti giusti, perché se in etichetta mi scrivi “pollo” e non mi specifichi di che parte di pollo si tratta, io ho serie difficoltà anche a capire cose di base, ma estremamente importanti, come il rapporto Calcio : Fosforo, o la percentuale di grassi. Cercare di bilanciare quella dieta è stato un inferno, tant’è che affidandomi alla massima “chi mi ama mi segua”, essendo il proprietario particolarmente affezionato al venditore dei mix pronti, ho lasciato che continuasse a seguire il venditore (e non il veterinario…), senza alcun rancore.

Però, davvero, per quanto io cerchi di accontentare tutti i proprietari e di rispondere alle loro esigenze, chiedere a un veterinario nutrizionista di formulare con dei panetti congelati pre-miscelati, è come chiedere a Bottura di trasformare le lasagne di LIDL avvalendosi solo di un microonde! La BARF, quella vera è un’alimentazione fatta su misura che include carne, ossa polpose, organi, verdure eccetera in proporzioni studiate volta per volta per ciascun animale, come è possibile personalizzare dei panetti congelati già pronti?

Un altro nodo da tenere presente è la sicurezza delle carni: le carni provengono da animali macellati in Italia e destinate all’alimentazione umana sono ben controllate dal punto di vista igienico sanitario. I colleghi veterinari delle ASL/ATS sono dipendenti del Ministero della Salute e lavorano nei macelli per assicurarsi che sulle nostre tavole arrivino carni sicure. I veterinari italiani, per quanto riguarda l’ispezione delle carni, sono considerati un’eccellenza a livello mondiale: all’estero spesso questi controlli sono affidati a ditte private e, vi è stato di fatto il riscontro di patogeni come TBC (Mycobacterium bovis) e Salmonella (Salmonella spp.) in mix BARF di provenienza estera.  Ora, senza voler generalizzare sulla serietà di questa, o di quella, ditta produttrice di mix, la qualità e i controlli di filiera di quello che arriva nella ciotola del nostro animale sono molto importanti (che, entrando nelle nostre case possono avere riflessi anche sulla salute umana) e la qualità non sempre è economica!


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