di Rossella Di Palma (DVM – CVA)  Specialista in Sanità Animale, Allevamento e Produzioni ZootecnicheMedico Veterinario Esperto in Nutrizione e Dietetica Clinica (FNOVI), Medico Veterinario Esperto in Agopuntura e Medicina Tradizionale Cinese (FNOVI). Corso di Perfezionamento in PNEI Veterinaria

In novembre 2022, presso l’Università di Perugia, ho terminato il Corso di Perfezionamento in PNEI (PsicoNeuroEndocrinoImmunologia) Veterinaria. È il primo corso (durato più di 128 ore) di alta formazione organizzato in Italia, forse addirittura nel mondo, che ha al centro questa disciplina. La Professoressa Giorgia della Rocca, esperta in terapia del dolore e cannabinoidi, in forza presso questo ateneo, con grande entusiasmo ha organizzato tutto e ci ha seguiti con tenacia fino alla fine, come avrebbe fatto un buon cane da pastore.

Grazie a lei e a un’università lungimirante, ovvero aperta a qualcosa che si allontana dal convenzionale, siamo partiti in 20, provenienti da tutta Italia e dalla Svizzera, e siamo arrivati in 20, dopo esserci messi in gioco. Abbiamo studiato neuroscienze, immunologia, endocrinologia, nutrizione, comportamento, epigenetica, abbiamo avuto un assaggio (per alcuni un ripasso) sulle medicine non convenzionali, eccetera eccetera.

I colleghi comportamentalisti hanno rappresentato la maggioranza degli iscritti, quasi a sottolineare che chi si apre alla PNEI ha, in qualche modo, una sensibilità superiore. Se pensiamo alla medicina umana, la PNEI, ad oggi, è conosciuta da molti psicologi, ma da pochi medici… guarda caso!

A questo punto pero, amici, colleghi, clienti e lettori probabilmente non hanno ancora ben capito cosa sia la PNEI. Provo a spiegarvelo.

La PNEI è una disciplina che studia le connessioni tra la psiche e i grandi sistemi di regolazione fisiologica: sistema nervoso, endocrino ed immunitario. La PNEI non è una “specializzazione”: è un approccio che considera gli animali (incluso l’uomo) individui al cui interno psiche e biologia interagiscono, influenzandosi reciprocamente. La PNEI è una visione d’insieme, quella visione d’insieme in parte dimenticata dalla medicina occidentale, ma da sempre presente nelle medicine antiche e orientali, come la medicina tradizionale cinese, o la medicina indiana. Le neuroscienze, però, sono giunte in soccorso della medicina occidentale e altrettanto hanno fatto le ricerche sul microbiota: studi recenti hanno provato scientificamente l’esistenza di una relazione tra mente e corpo. Le emozioni e lo stress agiscono sulla salute fisica e, a sua volta, la salute psichica è influenzata dall’organismo stesso. La neurobiologia delle emozioni, le mappe cerebrali funzionali, le reazioni immunologiche allo stress (fino alle malattie autoimmuni) confermano il continuo “dialogo” che avviene tramite molecole che, al tempo stesso, possono fungere da neurotrasmettitori, ormoni e citochine. Queste molecole si influenzano reciprocamente e si intrecciano, in maniera attiva e passiva, con l’ambiente circostante.


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