Mi chiamo Rossella Di Palma e sono un medico veterinario specialista in sanità animale. Mi occupo primariamente di dietetica clinica dei piccoli animali (sono presente nell’elenco FNOVI dei veterinari esperti in nutrizione e dietetica clinica) e di medicina integrata. Ho una specializzazione in agopuntura conseguita attraverso un corso durato tre anni che mi ha permeso di entrare nell’albo FNOVI dei medici veterinari esperti in medicina tradizionale cinese. Ho all’attivo anche un corso di perfezionamento in PNEI Veterinaria (Psico Neuro Immuno Endocrinologia) e uno in Terapie del Dolore e Cure Palliative negli animali domestici.

Mi sono laureata con una tesi sperimentale intitolata “Benessere e gestione del cane da caccia. Un’indagine preliminare”. Ho passato quasi due anni a fare ricerche approfondite sul benessere animale, quando, come tanti altri colleghi avrei potuto scegliere di dedicarmi ad un ambito decisamente più clinico, come la cardiologia, o l’oculistica. Anche la mia tesi di specializzazione riguarda il comportamento e lo spirito, ovvero lo Shen. Perché ho fatto queste scelte? Scopriamolo insieme.

Sono cresciuta, come tanti colleghi, giocando con una fattoria di plastica, leggendo James Herriot e facendo l’impossibile per avere degli animali tutti miei. A 11 anni riesco finalmente ad avere il mio primo cane, passo l’adolescenza e parte dell’età adulta tra cavalli e ponies, ma poi mi dedico primariamente ai cani svolgendo, dapprima, attività di volontariato presso un canile della zona per alcuni anni e poi inizio, complice il recupero comportamentale del mio setter inglese “Socks”, ad interessarmi e ad addestrare cani da caccia, nello specifico setter inglesi. Al momento possiedo due setter inglesi, Briony e Tigerlily, che preparo e conduco in manifestazioni agonistiche che si tengono in Italia e all’estero.

La mia formazione nell’ambito della medicina veterinaria non è avvenuta in maniera rettilinea. Non ho corso su autostrade, mi sono avventurata lungo sentieri che mi hanno portato in giro per il mondo e che mi hanno fatto perdere, e poi ritrovare, in boschi di aceri rossi, tra cespugli di bambù e immense distese di erica.

Sono arrivata alla facoltà di medicina veterinaria dopo una laurea lingue in letterature straniere, il cui percorso di studi era incentrato per metà sulla lingua e sulla letteratura inglese e per l’altra metà su studi culturali relativi all’estremo oriente. Mi sono quindi accostata all’anatomia, alla fisiologia e ad ogni contenuto scientifico legato alla medicina veterinaria, portando sempre con me un bagaglio di formazione umanistica che mi ha sempre spinto a chiedermi, con senso critico, il perché delle cose.

Mentre ho studiato per laurearmi una seconda volta, ho lavorato come giornalista pubblicista, redattrice e traduttrice freelance, concentrando la maggior parte della mia attività nel settore della cinofilia e, in particolare della cinofilia venatoria, ovvero quella dei cani da caccia. Il giornalismo mi ha permesso e mi permette di entrare in contatto, di veder lavorare ed addestrare centinaia di cani e di comprenderne le loro problematiche, veterinarie (in senso stretto) e comportamentali.  Questi animali e queste esperienze sono state eccezionali occasioni di apprendimento e hanno alimentato in me la convinzione che il benessere stia alla base della salute, del successo della prestazione atletica e della serenità nel rapporto con i proprietari. Scegliere di dedicarmi allo studio del benessere è il mio modo per ringraziare gli animali che mi hanno aiutato ed accompagnato lungo questo percorso di formazione.

E così abbiamo risposto alla prima domanda. Ma… La medicina integrata? L’Amleto di Shakespeare dice all’ amico Orazio: “Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio”, di quante possa comprenderne la tua filosofia”. La scienza ci ha dato tante risposte, ma non tutte.

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